google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0 borsaipnos: 01/10/12 - 01/11/12 google.com, pub-4358400797418858, DIRECT, f08c47fec0942fa0

Quali sono i Conti Corrente che rendono fino al 5% l'anno


Quasi il 5% all'anno. E' l'interesse offerto da molti depositi bancari ad alta remunerazione, che oggi riescono nuovamente a battere iBot (Buoni ordinari del Tesoro).
I rendimenti dei titoli di stato italiani sono infatti colati a picco negli ultimi mesi, dopo l'intervento della Banca Centrale Europea di Mario Draghi , che ha annunciato un piano di salvataggio dell'Eurozona.Per questo, i conti di deposito hanno recuperato grande appeal sul mercato, almeno tra quei risparmiatori che vogliono far fruttare al massimo la propria liquidità, senza correre troppi rischi.
Nelle ultime aste governative, gli interessi garantiti dai Bot sono scivolati al di sotto della soglia del 2% all'anno, dopo aver sfiorato prima dell'estate i 4 punti percentuali. I titoli con scadenza a 12 mesi, nel collocamento del 10 ottobre scorso, hanno raggiunto l'1,94% su base annua, corrispondente a poco meno dell'1,7% al netto delle tasse. Tradotto in cifre, chi investe in Bot un capitale di 10mila euro raccoglie oggi un rendimento di circa 170 euro all'anno. Chi parcheggia la propria liquidità nei conti di deposito, invece, ottiene molto di più, ovvero fino a 390 euro circa ogni 12 mesi, sempre su un capitale versato di 10mila.
VINCOLO A 2 o 3 ANNI.  
Va detto, però, che per avere dei rendimenti così elevati bisogna tenere ferme le giacenze per un periodo di tempo non proprio brevissimo, cioè pari a 24 o addirittura a 36 mesi. E' questo l'impegno richiesto da SiConto di Banca Sistema, che attualmente garantisce un tasso d'interesse attivo del 5,2% lordo su base annua (4,16% netto) a chi lascia i soldi in deposito per almeno 3 anni. Per chi invece accetta un vincolo massimo di 24 mesi sulla liquidità versata, il prodotto più generoso in questo momento è Rendimax di Banca Ifis, che offre un rendimento del 4,85% lordo su base annua (3,88% netto).
I RENDIMENTI A UN ANNO.
Se invece invece il risparmiatore vuole tenere ferme le giacenze per non più di 12 mesi, il tasso offerto da SiConto scende al 4,4% (3,5% netto) mentre quello di Rendimax cala al 4,35% lordo (3,48% netto). Tra i depositi vincolati a 12 mesi, ci sono però anche altri prodotti abbastanza remunerativi sul mercato, con un tasso che supera abbondantemente i 4 punti percentuali. E' il caso ContosuIbl di Ibl Banca che offre il 4,04% lordo all'anno (3,23% netto).
E' pari invece al 3,5% il rendimento-base del conto InMediolanum di Banca Mediolanum, che diventa notevolmente più generoso per chi aderisce a una particolare promozione commerciale. I risparmiatori che aprono  un nuovo deposito entro il prossimo 30 ottobre e consigliano a 3 amici di fare lo stesso, ottengono infatti un bonus sul tasso attivo fino allo 0,75% (corrispondente a un premio dello 0,25% per ogni risparmiatore invitato, che decide poi di aprire il conto). Il rendimento complessivo di InMediolanum cresce così sino al 4,25% su base annua (3,4% al netto delle tasse).

Che cos'è l'Insider Trading?

Reato compiuto da un soggetto che, essendo in possesso di informazioni privilegiate, acquista, vende o compie operazioni (per conto proprio o di terzi) su strumenti finanziari avvalendosi di quelle stesse informazioni, oppure comunica a terzi tali informazioni, ovvero fornisce consigli sulla base di esse.
Un soggetto (insider) può entrare in possesso di informazioni privilegiate grazie al fatto che partecipa al capitale di una società, è membro di organi di amministrazione, direzione o controllo, oppure esercita una funzione (anche pubblica), una professione oppure un particolare ufficio.
Per informazione privilegiata (detta anche price sensitive) si intende un'informazione specifica di contenuto determinato, di cui il pubblico non dispone, concernente strumenti finanziari o emittenti di strumenti finanziari, che, se resa pubblica, sarebbe idonea a influenzarne sensibilmente il prezzo.
L'abuso di informazioni privilegiate costituisce un reato nell'ordinamento italiano (ed anche europeo); esso è disciplinato nel Decreto legislativo n° 58 del 24 febbraio 1998 (Testo Unico dell'Intermediazione Finanziaria) e nella successiva legge n° 62 del 2005 (che dispone il recepimento della normativa europea sugli abusi di mercato, la direttiva 2003/6/CE). Tale disciplina afferma che è punito con la reclusione da 3 a 8 anni e con una multa variabile da 200.000€ a 3.000.000€, chiunque utilizzi a proprio vantaggio (e a danno del mercato) tali informazioni e chiunque compia le medesime operazioni dopo aver ottenuto, direttamente o indirettamente, tali informazioni da un altro soggetto.
La CONSOB è il soggetto cui spetta il controllo sui market abuse in Italia.